Barbo
![Barbo](https://www.laroccadasolo.it/wp-content/uploads/2023/10/Barbo.png)
Carta d’identità:
Ordine: Cipriniformi
Famiglia: Ciprinidi
Lunghezza massima: cm 90
Ambiente: fiumi con correnti moderate
Tecniche di pesca: passata, a fondo
Descrizione: possiede un corpo slanciato e può raggiungere 90 cm di lunghezza. La livrea dell’adulto presenta una colorazione omogenea verde o marrone chiaro con riflessi dorati, mentre i giovani possono avere alcune macchie scure sui fianchi. Le pinne sono più scure del resto del corpo e quelle pettorali e pelviche sono generalmente tenute in posizione orizzontale o leggermente inclinate verso il basso. La bocca è nettamente infera, carnosa con labbra bianche. Come tutte le specie europee appartenenti al genere Barbus, possiede quattro barbigli sul labbro superiore e si distingue dalle altre tre specie congeneri viventi in Italia in base alla conformazione del più lungo dei raggi della prima pinna dorsale, che è finemente seghettato (PG. Bianco, 1995a). LL 55-65, D 111/7-9, A III/5.
Ecologia: il Barbo è un pesce gregario di fondo che predilige le acque correnti. In primavera, entrambi i sessi compiono migrazioni controcorrente legate alla ricerca di siti di riproduzione; in estate, l’attività giornaliera mostra un modello bimodale con un picco nella prima mattinata e uno nella tarda serata (M.C. Lucas & E. Batley, 1996). La dieta è costituita prevalentemente da invertebrati acquatici e da vegetali, ma gli esemplari più grossi possono catturare occasionalmente anche piccoli pesci.
La maturità sessuale è raggiunta a 4-5 anni di età. La deposizione avviene tra aprile e luglio, periodo in cui il maschio sviluppa i tubercoli nuziali sul capo e sul dorso. La femmina depone tra le pietre del fondo da 3000 a 9000 (ma può arrivare fino a 30.000) uova di colore giallo che misurano 2,00-2,5 mm. Gli ovari e le uova del Barbo sono leggermente velenosi ed erano usati come emetico dalla medicina popolare.
Origine e distribuzione: il Barbo è stato introdotto in Italia almeno da due decenni ed è originario dell’Europa Centrale e Gran Bretagna. È stato segnalato per la prima volta nel distretto toscolaziale nel 1995 (PG. Bianco, 1995a).